Variante 2112

Circondati da un esercito di Ultron che si estende fino all’orizzonte, gli Exiles sono protetti solo dal campo di forza della Ragazza Invisibile.

-Non riuscirò a tenerli a bada a lungo – confessa Susan Storm.

-Conosco un solo luogo dove potete essere al sicuro; posso condurvi là, ma dovrete cercare di starmi dietro – annuncia Ghost Rider, rimontando in sella alla propria motocicletta infernale.

-Non posso sollevare il campo di forza trasportando così tante persone, e nel frattempo respingere un attacco di questa portata.

-Allora non volare – è la risposta laconica dello Spirito della Vendetta, che esce dal varco aperto nel campo di forza.

La furia degli Ultron si abbatte su di lui, lacerando la giacca di pelle ed esponendo alla luce del sole la cassa toracica avvolta dalle fiamme. Ghost non sembra particolarmente colpito: lancia la propria catena attorno al campo di forza, stringendola il più possibile ed agganciandola alla moto.

-Meglio alleggerire un po’ il carico – commenta Dead Girl, diventando intangibile per superare il campo di forza ed aggrappandosi a Ghost Rider.

-Attenta a non ustionarti.

-Sei molto più freddo di quanto mi sarei aspettato da uno scheletro in fiamme.

-Mi riferivo all’attrito.

Ghost Rider accelera, molto più rapidamente di quanto dovrebbe essere scientificamente possibile, trascinando con sé la bolla di forza invisibile e gli Exiles contenuti all’interno.

Le ruote di fuoco infernale divorano l’infinita pianura di asfalto, abbattendo i robot come se nulla fosse; la velocità è così elevata da avvolgere la moto, il suo carico ed i suoi passeggeri in una scia di fiamme fin troppo terrene.

-Se volevi impressionarmi, c’erano modi un po’ meno estremi! – si lamenta Dead Girl, il cui potere mutante sta già ricostruendo capelli e pelle inceneriti.

 

MARVELIT presenta

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Episodio 14 –

La fine del sogno

Di Fabio Furlanetto

Descrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/marrina.jpgDescrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/spidergirl.jpgDescrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/Dead%20Girl.jpgDescrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/Carol.jpgDescrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/Ghost%20Rider.jpgDescrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/susan.jpgDescrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/Exiles/bucky.jpg

 

 

177A Bleecker Street

New York City

Un tempo milioni di persone abitavano in questa città. Ma gli edifici sono stati sostituiti da una immensa distesa di rovine; l’unica costruzione ancora perfettamente intatta ospita attualmente gli Exiles.

-Questo è il Sanctum Sanctorum del Dottor Strange – riconosce Carol Danvers.

-Il Mago Supremo è stato l’ultimo essere umano a morire, poco dopo il mio arrivo. Le protezioni mistiche sono l’unica cosa che impedisce all’esercito di Ultron di distruggere questa casa.

-Sì, beh, meglio per noi. Quando ce ne andiamo? – chiede la Ragazza Invisibile.

-Speravo voleste rimanere almeno per un po’ – chiede una voce familiare – Dopotutto, ho impiegato più di un anno per trovarvi.

Un uomo in armatura verde e viola è appena apparso di fronte al gruppo. Anche se alcuni riconoscono il suo costume come quello indossato dall’Uomo Invincibile, lo conoscono come il Sognatore del Tempo…creatore degli Exiles.

-Okay, prima di cominciare a prenderlo a pugni, direi che è il caso di ascoltare quello che ha da dire – suggerisce Carol Danvers.

-Nessuno ha pensato di prenderlo a pugni – puntualizza Marrina.

-Oh, per favore, conosco super-eroi da anni, lo so che si arriverà a quello. Facciamolo parlare.

-Lo abbiamo visto combattere contro quel mostro di Galactus, miss Danvers [1]. Anche un nuovo arrivato come me capisce che non servirebbe a molto – puntualizza Bucky.

-Qualcuno vuole spiegarmi chi sarebbe questo tizio e perché dovremmo ascoltarlo, visto che abbiamo già un esercito di robot di cui occuparci? – chiede la Ragazza Invisibile.

-Perché, Susan Storm, posso spiegarvi perché gli Exiles sono stati creati. Perché posso distruggere gli Ultron schioccando le dita. E perché, in una realtà in cui Namor non ha ucciso Reed Richards e voi due vi siete sposati, io sono vostro figlio Franklin.

Il Sognatore del Tempo si toglie la maschera. A Susan era stato accennato che gli Exiles lavoravano per suo figlio, ma una parte di lei non ci aveva creduto veramente. Vederlo così, di persona, è tutta un’altra cosa.

-Oh, questo sarà interessante. Chissà se il Dottor Strange ha tenuto da parte un po’ di popcorn? – domanda Dead Girl.

 

Spider-Girl osserva quanto resta della città dalla famosa finestra del Sanctum Sanctorum. Bucky la raggiunge e l’abbraccia da dietro.

-C’è qualcosa che non va, vero?

-No, è così bello ritrovarsi in un mondo dove tutti quelli che conoscevi sono morti. Niente più code in metropolitana.

-Troveremo un modo per mettere le cose a posto, May. È  quello che facciamo, no? Non credo sia questo.

-È solo che…stavo pensando di chiedere al Sognatore di rimandarmi a casa, quando tutto questo sarà finito. E chissà dove finirai tu.

-Hey, ho abbandonato il mio mondo ricordi? E dopo quello che abbiamo fatto, ho più paura di incontrare tuo padre che il Teschio Rosso.

-Cos’è che avete fatto?

Dead Girl è passata attraverso il pavimento all’improvviso prima di fare questa domanda. Purtroppo Spider-Girl la considera un’enorme scocciatura e non un pericolo, altrimenti il Senso di Ragno l’avrebbe avvisata.

-Se voi due piccioncini avete finito il vostro team-up, il Sognatore è pronto per spiegarci perché dobbiamo salvare l’universo eccetera.

 

Di fronte ad un caminetto acceso, il Sognatore del Tempo osserva la sua squadra di Exiles. Una tiranna sottomarina, la figlia di un eroe, una mutante morta, un colonnello dell’aviazione, uno spirito della vendetta, sua madre ed un ragazzo fuori dal tempo.

Non proprio quello in cui sperava, ma basterà. Parla rivolgendo lo sguardo al fuoco: il racconto è già abbastanza doloroso senza dover sopportare la reazione di altre persone alla sua storia.

-Quando sono nato ero il mutante più potente del mondo, capace di modificare la realtà con un pensiero…persino il mio inconscio, i miei sogni cambiano come funziona l’universo. Quando ero poco più di un neonato, il mio potere crebbe fuori controllo dopo uno scontro dei Fantastici Quattro contro Annihilus [2]. Il mio potere incontrollato avrebbe causato danni inimmaginabili, così per salvarmi mio padre mi esiliò al di fuori dello spazio-tempo.

-Non riesco a credere che Reed farebbe una cosa simile, non importa in quale linea temporale – protesta la Ragazza Invisibile.

-In altri mondi ha fatto ben di peggio – interviene Ghost Rider. I presenti si chiedono come faccia a sapere una cosa del genere, ma al momento non c’è risposta al mistero sull’identità di questo spirito della vendetta.

-Anche mia madre non accettò l’operato di mio padre, Susan, ed i Fantastici Quattro si sciolsero poco dopo. Senza il loro aiuto, gli eroi della Terra non riuscirono ad evitare che il Dottor Destino vincesse le cosiddette Guerre Segrete…e mantenesse per sé l’immenso potere dell’Arcano.

-Whoa, ho sentito mio padre accennare all’Arcano una volta. È roba pesante – sottolinea Spider-Girl.

-Conosciuto come Destino Supremo, conquistò il proprio intero universo. Ma neanche questo fu sufficiente per un folle come Destino: non poteva conquistare una sola linea temporale, le voleva tutte. Per questo radunò i Dottor Destino di mille altre realtà, creando l’Alleanza del Destino.

-Il che spiega perché finiamo sempre e comunque ad avere a che fare con Destino – realizza Marrina.

-La mia sola presenza in una linea temporale causa danni immensi, quindi potei attaccare l’Alleanza di persona. Ma avevo sempre il mio potere e tutta la tecnologia di mio padre a cui attingere. Così, ispirandomi ad un altro gruppo di Exiles provenienti da realtà ancora diverse dalle vostre, creai il mio gruppo per sconfiggere l’Alleanza…e per rimediare qualunque torto nell’universo incontrassero.

-Perché ce lo stai dicendo adesso? – chiede Ghost Rider: dal tono della sua voce è chiaro che non si fida.

-Già, e cos’è questa storia di causare danni immensi solo con la tua presenza? Vuoi dire che stai danneggiando il tempo anche adesso? – chiede Bucky.

Ora il Sognatore del Tempo si volta, rimettendosi la propria maschera.

-Perché tra poco non avrà importanza. L’Alleanza ha deciso di concentrare tutte le proprie forze in un unico attacco a questo universo.

Gli Exiles sono colpiti dalla rivelazione, ma Carol Danvers ha un’altra domanda?

-Perché hanno scelto proprio questo?

-Non l’hanno fatto loro: avrebbero attaccato qualunque linea temporale in cui vi trovaste. Ho scelto io di condurvi qui, per ridurre al minimo le vittime: questo mondo è già morto, dopotutto.

-Non mi sembra una grande strategia – protesta Spider-Girl.

-Posso solo limitare i danni. Ho già sognato l’esito dello scontro: soltanto uno di noi vivrà per ricordarsi questo giorno.

-Oh, beh. Almeno sono già morta – si consola come può Dead Girl.

 

Ultron non possiede un singolo corpo in questo mondo: occupa simultaneamente milioni di indistruttibili corpi in adamantio, soltanto su questo mondo.

Anche su ogni altro pianeta del sistema solare, da Mercurio a Nettuno, è colmo di Ultron. Ed i suoi eserciti si spingono fino a stelle lontane, perché niente e nessuno può fermarlo.

È difficile pensare che un robot si possa annoiare, ma Ultron ha raggiunto uno stadio il più vicino possibile. Ogni piccola anomalia nel suo ordine, quindi, viene istantaneamente rilevata ed analizzata.

L’arrivo degli Exiles è già stato decretato come ininfluente per il suo regno: presto moriranno, come devono fare tutte le forme di vita organiche. La novità successiva è quasi troppo banale per lui, ma c’è così poco da fare che tanto vale studiarla.

C’è una nuvola verde in cielo.

All’inizio poco più di una macchia, si estende sempre di più. Quando è abbastanza grande e vicina, Ultron inizia a studiarla: è composta da corpi separati, ognuno con una propria autonomia ma tutti quanti con lo stesso aspetto. Un’armatura che Ultron trova nel proprio database.

Doombot. Visivamente indistinguibili dal Dottor Destino e quasi altrettanto pericolosi. L’avanzato computer nel suo cervello ne calcola in un microsecondo la quantità.

Cinquantasette milioni centocinquantaseimila centottantasette Doombot. Esattamente il numero di Ultron attualmente attivi sulla Terra.

È difficile pensare che un robot genocida abbia un cuore che possa sussultare, ma Ultron ci va molto vicino.

 

La Dottoressa Destino atterra di fronte al Sanctum Sanctorum. La seguono il Dottor Destino del 2099, un Dottor Destino che indossa la Cappa di Levitazione e l’Occhio di Agamotto del Dottor Strange, un Dottor Destino che dietro la maschera nasconde un teschio in fiamme, ed un Dottor Destino dalla pelle verde e più muscoli di dieci persone messe assieme.

Tra loro e l’unica abitazione rimasta in tutto il pianeta ci sono gli Exiles.

-Lasciateci entrare. Non abbiamo nulla contro di voi, vogliamo solo il Sognatore del Tempo – dice la Dottoressa.

-Perché, per aiutare il vostro capo a conquistare l’universo al posto vostro? Non mi sembra molto da Destino – la punzecchia Marrina.

-Seguiamo il Destino Supremo perché questo fa parte dei nostri piani. Saranno i Destino a decidere quale tra di noi sia il legittimo dominatore della realtà – precisa il Dottor Destino del 2099.

-Sì, mi sembra un piano perfetto senza alcuna possibilità di fallire perché vi pugnalate le spalle a vicenda – si congratula Spider-Girl.

-Ragazza aracnide parla troppo! Altra gente che parla troppo fa arrabbiare Destino! DESTINO SPACCA!!!

-Del tempismo proporzionale di un ragno a volte farei volentieri a meno – scherza Spider-Girl evitando il pugno del dittatore verde, prima colpo di una delle battaglie più aspre degli Exiles.

 

Soltanto due Exiles non stanno partecipando allo scontro. Anche se le loro capacità sono innegabili ed il loro coraggio indiscutibile, il Colonnello Carol Danvers e Bucky sanno benissimo di non poter fare nulla in una battaglia del genere.

-Almeno gli Ultron stanno tenendo a bada il resto dell’esercito. Mi aspettavo che Destino mandasse più luogotenenti per attaccarci – analizza Carol.

-Sottovalutare i propri nemici è un difetto del Dottor Destino in qualunque realtà – risponde il Sognatore.

-Ma tu puoi sconfiggerli, no? Hai combattuto Galactus! – protesta Bucky.

-È una situazione diversa. Per sconfiggere Destino Supremo avrò bisogno di tutte le mie forze, ed anche così dubito di poter sopravvivere. Non posso sprecare nulla per potervi aiutare, mi dispiace.

-Forse qualcosa potresti farlo, se ti avanza giusto qualcosa – suggerisce Carol Danvers.

 

La Dottoressa Destino solleva da terra la Ragazza Invisibile, stringendola per il collo. Il Destino del 2099, il Destino Stregone Supremo, il Destino Spirito della Vendetta ed il Destino Hulk hanno sconfitto rispettivamente Spider-Girl, Dead Girl, Ghost Rider e Marrina.

-Credevate davvero che un gruppo male assortito come il vostro potesse sconfiggerci? Un solo Destino può tenere testa a tutti gli eroi del proprio mondo: voi non siete minimamente al nostro livello.

-In tutto il multiverso, qualcuno che possa fermarvi ci sarà – risponde sprezzante la Ragazza Invisibile.

-L’ultimo degli Ultron è stato distrutto  - comunica il Destino 2099

-Ora capisci? Ora ti mostrerò come solo Destino può sconfiggere Destino – risponde la Dottoressa, preparandosi a colpire Susan con un colpo di energia.

C’è una gigantesca esplosione di luce nel cielo, e la Dottoressa trattiene il colpo.

Una grande astronave è appena apparsa, accerchiata da un esercito di Doombot che sta fallendo nel tentativo di superare le sue difese.

In tutto l’universo, l’apparizione di Santuario II sarebbe accompagnata dal terrore suscitato dal suo precedente possessore. Per gli Exiles, invece, è la prima buona notizia della giornata.

-Alleanza del Destino: io sono Kristoff Von Doom, re di Latveria e legittimo erede del Dottor Destino. Gli Exiles sono sotto la mia protezione.

-Credi che a Destino importi di una singola nave? Potremmo distruggerne decine di simili! – si vanta la Dottoressa.

-Lo so, lo avevo previsto. Anche io sono Destino, dopotutto…con una differenza. Io non ho problemi a chiedere aiuto.

In risposta alla dichiarazione di Kristoff, decine di portali spaziali si aprono in orbita attorno alla Terra. E poi altre decine, fino a quando l’esercito Kree stazionato non raggiunge le centinaia di unità.

-È la nostra occasione! – incita la Ragazza Invisibile, colpendo la Dottoressa con un campo di forza.

 

Sul ponte di comando della Elysius I, Carol Danvers osserva a bocca aperta gli schermi olografici che mostrano lo stato della battaglia. Nonostante i continui rinforzi, l’Alleanza sta perdendo.

-Marv, non riesco a crederci. Quanti anni sono passati? [3]

-Nella mia linea temporale, più di cinquanta – risponde l’Imperatore Mar-Vell dei Kree.

-Ed io che mi preoccupata per averti lasciato da solo…non te la sei cavata male, dopotutto!

-È stato comunque un grande sacrificio. Tu mi sei mancata – risponde Mar-Vell, stringendo la mano di Carol.

 

Il Sognatore del Tempo cammina all’esterno del Sanctum Sanctorum. Non solo può vedere le forze dell’Alleanza cadere sotto la potenza di fuoco dei suoi alleati, ma anche che gli Exiles stanno combattendo i Destino…e stanno vincendo.

Per la prima volta da quando la sua vita è stata rovinata, forse potrebbe concedersi di provare un po’ di speranza. Se solo si fosse fidato prima di questi Exiles, invece di manovrarli da dietro le quinte… per quanto detesti ammetterlo, ora capisce veramente quanto è facile per un Richards comportarsi con un Von Doom.

Quando pensa a questo nome, la luce del giorno inizia ad affievolirsi più rapidamente di quanto dovrebbe. Le stelle sorgono in pochi minuti, ma non sono le costellazioni che conosce.

Le stelle formano l’immagine di una maschera.

-Sognatore – tuona la voce del Destino Supremo – La tua strategia è interessante. Futile, ma interessante. Sai che queste sono meno che formiche, per me.

Al suono delle parole del Destino Supremo si scatena il finimondo: potenti terremoti scuotono il terreno, tempeste di fulmini riempiono il cielo, e la Terra sembra faticare a restare assieme.

-No. Questa è stata sempre la tua debolezza, e fino ad oggi la mia. Ho smesso di sottovalutare gli altri…ed ho smesso di sottovalutare me stesso – risponde il Sognatore del Tempo, alzandosi in volo. La scarica di energia che emette è talmente incomprensibile da ferire persino il Destino Supremo.

 

-Si mette male – commenta Dead Girl, diventando intangibile per evitare un pugno del Destino Hulk.

-La storia di questo gruppo in pratica – risponde Marrina, colpendo dritto sul naso questo Destino verde.

Il Destino con il teschio in fiamme afferra la Ragazza Invisibile con la propria catena di fuoco infernale, nonostante Susan al momento non possa essere vista. Prima che possa fare qualcosa, però, Ghost Rider afferra con le mani il teschio del proprio corrispettivo…ed inizia ad assorbirne le fiamme, fino a quando di questo Destino non resta che un guscio vuoto accasciato a terra.

-Wow. Grazie. Non sapevo che potessi farlo – dice Susan tornando visibile.

-Un tempo era la mia specialità – risponde Ghost Rider, usando il rinnovato potere contro il Dottor Destino che indossa sopra l’armatura gli indumenti del Dottor Strange.

Approfittando della distrazione, Dead Girl gli strappa l’Occhio di Agamotto.

-Questo sembra importante.

-Lo è. Dammelo, è l’unica cosa che possa sconfiggere il Destino Supremo – chiarisce Ghost Rider.

-Non starai davvero pensando di attaccare quell’essere, vero? – chiede la Ragazza Invisibile.

-Mi conosci, sono sempre stato una testa calda – risponde Ghost Rider, posizionando l’Occhio di Agamotto sulla propria giacca di pelle nera. La giacca diventa immediatamente blu con un 4 bianco, quasi bianco quanto il colorito della Ragazza Invisibile quando capisce chi ha davanti.

-Johnny!?

-Nella mia realtà Namor non ha ucciso Reed, ha ucciso te. E qualcuno doveva vendicarti. FIAMMA!!!

Il corpo di Ghost Rider è avvolto dalle fiamme infernali, e lo Spirito della Vendetta si alza in volo come avrebbe fatto quando era la Torcia Umana.

 

Due figure gigantesche si stanno combattendo nel cielo. Ora sono in una posizione di stallo, contraccambiando ogni alterazione della realtà compiuta dall’avversario con una reazione uguale e contraria.

-Devo ammettere che tutto questo mi mancava, Richards. Ovviamente uccidere tuo padre è stato un bene per l’universo perché ha permesso a Destino di regnare incontrastato, ma ogni tanto…ogni tanto provo nostalgia per questi scontri.

-Sì, so che cosa intendi – interviene una microscopica scintilla che si dirige verso i due combattenti – E a proposito di nostalgia…è tempo di vendetta!

Il Destino Supremo volge il proprio sguardo verso Ghost Rider, che sta cercando di attaccarlo in qualche modo.

Non è sufficiente, naturalmente. Destino è supremo e lo disintegra con una porzione infinitesimale della sua gloria.

Per sconfiggere il Sognatore del Tempo è necessario uno sforzo maggiore, ma quant’è un milione di volte zero in fin dei conti? Anche l’ultimo dei Richards ed i suoi Exiles cadono come mosche al cospetto di Destino.

È tutto quello di cui aveva bisogno. Anche questo universo cade. L’ultimo avversario degno di nota è stato sconfitto, finalmente.

Il tempo non è la stessa cosa per un uomo ed un dio immortale. Milioni di anni di battaglie passano in pochi istanti, durante i quali tutte le realtà alternative crollano.

Finalmente Destino è sovrano assoluto di tutta la realtà, così come dovrebbe essere. Così come sarà per tutta l’eternità.

Miliardi di miliardi di anni passano, e dopo tutto questo tempo il Dottor Destino si concede di dormire.

 

Una mano femminile bussa sul blocco di pietra con forma umana, senza ricevere nessuna risposta.

-Non credo che ci sia più nessuno in casa – commenta Spider-Girl.

-L’intervento di Ghost Rider è stato fondamentale –spiega il Sognatore del Tempo – Destino si è protetto dallo Sguardo di Penitenza, ma mi ha lasciato una strada aperta per il suo cervello.

-È ancora pericoloso? – chiede Marrina.

-È Destino. Possiede ancora tutto il suo potere, ma l’ho bloccato in un sogno permanente; finché non si sveglierà non potrà usarlo. E dato che questo pianeta è completamente morto, nessuno verrà qui a svegliarlo.

-Bene, perché anche a me non dispiacerebbe farmi una bella dormita…di qualche anno almeno – commenta la Torcia Umana, che riesce a stare in piedi solo grazie all’aiuto della Ragazza Invisibile.

-Penso di poterti aiutare in questo, Johnny Storm, come ricompensa per avermi salvato.

Il Sognatore del Tempo appoggia una mano sulle tempie della Torcia Umana, che chiude gli occhi. Un istante dopo, scompare.

-Che cosa gli hai fatto!? – protesta la Ragazza Invisibile.

-L’ho rimandato nella sua linea temporale un attimo prima della sua scomparsa. Si risveglierà senza ricordarsi nemmeno di come abbia fatto a domare il Ghost Rider.

-Vuoi dire che…puoi farlo? Puoi rimandarci a casa!? – si meraviglia Spider-Girl.

-Naturalmente.

 

Qualche ora dopo, nel Sanctum Sanctorum.

È incredibile come passi lentamente il tempo quando la grande emergenza è conclusa. La statua di Victor Von Doom è ora al sicuro nell’unica abitazione ancora esistente sul pianeta.

Altri due ospiti si sono aggiunti, due che non militano negli Exiles da moltissimo tempo: Capitan Marvel e Kristoff.

Quest’ultimo osserva con estremo interesse la statua del suo padre adottivo, ed è raggiunto ben presto dal Sognatore del Tempo.

-Non ti ho mai scelto per gli Exiles, Kristoff, ma forse è stato il destino stesso a portarti tra le loro fila…ed ogni tanto, il destino può essere dalla parte degli angeli.

-Voglio dimenticare tutto questo – rivela Kristoff.

-Non è necessario, Kristoff. Posso rimandarti sul mondo che stai governando, se vuoi.

-Ho intrapreso questo viaggio per dimostrare a me stesso che potevo essere diverso da Destino, Sognatore, e l’ho fatto. Ma una cosa è chiara ormai: non sono riuscito a liberarmi della sua influenza. La prima cosa che ho fatto nel nuovo mondo dove mi sono ritrovato è stata conquistarlo, dopotutto. Sono stato un sovrano illuminato, è vero…ma il mio cuore brama nuove conquiste. Sono ancora Destino, e non voglio più esserlo. Rimandami indietro e fa dimentichi tutte le mie avventure con gli Exiles, Sognatore. È questa la ricompensa che chiedo.

-Suppongo che un Richards non comprenderà mai un Von Doom, non importa in quale epoca sia.

-Forse. Ma almeno in questa realtà, un Richards ed un Von Doom sono stati alleati – risponde Kristoff.

I due uomini si stringono la mano, e Kristoff Von Doom scompare. Si risveglierà adolescente, nel mondo da cui proviene, senza ricordarsi nulla di tutto ciò che è avvenuto.

 

C’è ancora molto da fare, naturalmente. Gli Exiles attendono in un’altra stanza, ansiosi di mettere la parola fine ad una delle più straordinarie avventure della loro vita.

-Siete pronti per tornare nelle vostre realtà?

-Abbiamo un problema, temo – fa notare Marrina – Io e Susan proveniamo dalla stessa linea temporale…che abbiamo alterato quando eravamo Exiles.

-Se vuoi tornare nella tua realtà governata da Namor, fai pure. Non c’è più niente per me in quella realtà – le concede la Ragazza Invisibile.

-Dove vuoi andare, allora?

-Oggi ho scoperto che c’è una realtà dove Reed è vivo, io sono morta e mio fratello è stato vittima per anni da una maledizione. Credo di poter fare molto di più al loro fianco, se puoi riportarmi da loro.

-Fino a quanto puoi alterare la realtà da cui proveniamo? – chiede Marrina.

-Non posso. Posso rimandare la vostra mente indietro nel tempo, ma qualsiasi cambiamento sarà opera vostra.

-Bene. Mandami indietro nel tempo prima che Namor invadesse il mondo di superficie: sono ancora convinta che sia stato un buon sovrano, ma non avrebbe dovuto uccidere Reed Richards. Forse questa volta riuscirò a dissuaderlo.

Le due donne, un tempo mortali nemici ed alleate riluttanti, si scambiano un abbraccio prima che il Sognatore del Tempo le rimandi a casa.

 

Nessuno degli Exiles ha nulla da dire in materia. Dopo un silenzio nervoso a prendere la parola è Carol Danvers, stringendosi a Capitan Marvel.

-La stessa cosa vale per noi due. Con gli Exiles non siamo riusciti a prevenire l’invasione Shi’ar del mio mondo: rimandaci indietro nel tempo per tentare di fermarla.

-Aspetta…sia per Marrina che per loro, questo non vorrebbe dire cambiare la storia? – chiede Bucky.

-Sì. Gli Exiles hanno già cambiato la storia di queste realtà: se ci proverete una seconda volta non creerete una linea temporale alternativa, sovrascriverete solo quanto avete già fatto. Buona fortuna.

Capitan Marvel e Carol Danvers scompaiono salutando i propri compagni. Dead Girl fluttua verso il Sognatore, chiedendo:

-Allora basta agitare le scarpette rosse tre volte e si torna a casa, giusto? Nessuna fermata a Woodstock o cose del genere?

-Posso farti dimenticare le tue avventure con gli Exiles, se vuoi.

-No…no, credo di volerle tenere con me – risponde Dead Girl, per una volta tanto mortalmente seria. Scompiglia i capelli di Buck ed abbraccia Spider-Girl, lasciando entrambi sorpresi da tanto affetto.

-Mi sa che in fondo i due santarellini mi mancheranno. Excelsior! – saluta la strana mutante prima di sparire.

 

Spider-Girl si toglie la maschera, dato che non deve più proteggere la propria identità da nessuno dei presenti…non che sia mai stato un grande problema prima, in questo gruppo.

-Questo sì che è una bella ragnatela ingarbugliata.

-May…in fondo sapevamo che non poteva durare. Sono morto più di sessant’anni prima della tua nascita, no?

-Credevo non volessi più tornare al tuo tempo.

-Era prima di scoprire di poter cambiare la storia. Sognatore, se torno nella mia linea temporale prima dell’arrivo degli Exiles avremo comunque a che fare con l’arrivo di Galactus, giusto? Allora voglio mantenere tutti i miei ricordi. Magari fammi visita quando sarò un vecchio bacucco, May.

-Puoi contarci – risponde May.

Il Sognatore del Tempo volge lo sguardo altrove quando i due si baciano per l’ultima volta, e non ascolta le parole che si sussurrano.

Quando Spider-Girl si rimette la maschera per non far vedere le lacrime e saluta Bucky, il Sognatore del Tempo lo fa scomparire.

 

Il Sognatore del Tempo si avvicina a Spider-Girl, l’ultima dei suoi Exiles. Anche lui non vede l’ora di poter finalmente mettere fine a questa avventura.

-May. Sei rimasta negli Exiles per più tempo di chiunque altro; non hai mai perso la speranza ed hai insegnato anche a me a non perderla. Tra tutti i tuoi compagni, sei quella che mi mancherà di più.

-E tu dove andrai, adesso? Puoi tornare alla tua realtà?

-È stata corrotta dal Dottor Destino, ricordi? Non c’è niente lì, per me. Neanche la mia famiglia.

-Ma nel passato c’è ancora. Quello che hai fatto per gli altri…tornare indietro nel tempo e cambiare la storia anche senza creare una nuova linea temporale…puoi farlo anche per te stesso?

-Credo…credo di sì – si meraviglia il Sognatore – Ora che Destino è sparito, sì potrei. Mi servirebbe ogni goccia del mio potere, ma è possibile.

-Grandioso! Peccato, però, perché nonostante tutto penso che un gruppo di Exiles avrebbe potuto fare ancora del bene.

-Può ancora farlo – risponde il Sognatore del Tempo, porgendo a Spider-Girl un congegno che è già passato di mano in mano al resto del gruppo.

-Prendi con te il Tallus, May. La sua tecnologia non dipende dal mio potere. Portalo con te nella tua linea temporale: potrà essere usato per creare dei nuovi Exiles.

-Io…io non so se voglio questa responsabilità – risponde titubante May, mentre il Sognatore aggancia il dispositivo al suo polso – Ma immagino che ormai nessuno possa più farlo.

-Se qualcuno può quella sei tu. Addio, May.

 

Spider-Girl si allontana dal Sognatore del Tempo, ed inizia a svanire.

-No! – interviene con un urlo la statua, rilasciando un colpo di energia – Quel potere può appartenere solo a Destino!

Spider-Girl blocca il colpo facendosi scudo con il Tallus, che esplode in una cascata di energia temporale. Quando svanisce, a terra ci sono solo alcuni frammenti del Tallus.

-Maledetto! – risponde il Sognatore, cercando di colpire Destino.

La statua si rianima riprendendo le sembianze del dittatore, e l’energia emessa dal Sognatore semplicemente lo schiva.

-Stupido bambino che si crede un uomo. Pensavi veramente di poter fare qualcosa contro il Destino Supremo?

-Una cosa posso farla – risponde il Sognatore del Tempo, chiudendo gli occhi.

-Posso svegliarmi.

 

Quando riapre gli occhi, Franklin Richards è nel suo letto.

Vorrebbe urlare “papà”, ma in questo periodo non sa ancora parlare. I ricordi del suo io futuro stanno svanendo in fretta: non c’è quasi più tempo, ironicamente.

Tutto quello che può fare è attivare nel suo cervello di bambino delle protezioni psichiche che altrimenti non avrebbe imparato a creare per altri decenni.

In questo modo, quando Annihilus cercherà di accedere al suo potere…non ne troverà. Suo padre non sarà costretto ad esiliarlo fuori dal tempo e, con un po’ di fortuna, l’esistenza dei Fantastici Quattro impedirà al Dottor Destino di mantenere il potere dell’Arcano.

L’ultimo pensiero va agli Exiles, ed è una preghiera che stiano tutti quanti bene.

Poi finalmente, dopo quella che è veramente stata un’eternità, il Sognatore del Tempo può finalmente dormire in pace.

 

New York City

May Parker riprende i sensi, sentendosi come se avesse battuto la testa contro un muro. Ed in effetti è quasi così: sul cemento ha lasciato un’impronta con la forma dei suoi zigomi.

Si alza in piedi barcollando, controllando che non ci sia nessuno. È un bene che sia così perché il suo costume è a brandelli.

Anche il Tallus al suo polso è distrutto; non solo, ad occhio non tutti i pezzi l’hanno seguita nel viaggio quindi chissà dove e quando possono essere.

Si copre l’indispensabile con la ragnatela; per quanto sia scomodo è sempre meglio dell’alternativa.

Nota ben presto un giornale abbandonato a terra. Già una prima occhiata alla prima pagina le fa capire che qualcosa non va, a meno che qualcuno non abbia rieletto il Presidente di dieci anni fa.

Eppure la data è chiara: è nel passato.

“Tipica fortuna dei Parker. E adesso cosa faccio?” pensa.

 

FINE

La saga di Spider-Girl continua su Webspinners !

 

 

 

Note

E con questo numero, con mesi e mesi di ritardo, si conclude l’unica serie regolare della sezione What If.

Anche così, abbiamo tutto sommato visto la fine di quasi tutte le trame…e chissà che un giorno o l’altro qualcuno non riesca a riunire davvero dei nuovi Exiles, in fin dei conti.

Un ringraziamento particolare a Valerio Pastore per l’aiuto nel lancio della serie, e naturalmente a tutti quanti i lettori!

 

 

 

 

 

 

[1] Nel numero 8

 

[2] Come è successo da noi su Fantastici Quattro Corno #139, anche se per il Sognatore le cose sono andate diversamente

 

[3] Per gli Exiles, l’ultima apparizione di Kristoff e Capitan Marvel risale al numero scorso